Regia di Armando Marcolongo
Trama
Nella provincia veneta dei primi anni del secondo dopoguerra, due famiglie di industrialotti suggelano con un matrimonio tra i figli, la nascita di una nuova società: l’apertura di un punto di ristoro.
Note di regia
Stimolati dalla discussione in Federazione sulla figura di Enzo Duse siamo andati a rileggere alcune sue opere, e “Carte in Tola” ci ha dato la netta sensazione di essere un copione che, attingendo dal teatro d’autore veneto, fosse ancora attuale e desse alla nostra compagnia la possibilità di valorizzare le diverse personalità degli attori disponibili. Lo studio dei personaggi e la loro realizzazione in scena, ha stimolato gli attori a uscire dai soliti schemi del nostro fare teatro veneto, permettendo a loro di creare dei personaggi che fossero reali e non le solite “macchiette”; quindi abbiamo cercato di creare uno spettacolo che, pur mantenendo quella sana creatività brillante che ci ha contraddistinto in tutti questi anni, rendesse reale uno spaccato del nostro Veneto del secondo dopoguerra. L’impianto scenografico e la scelta musicale hanno voluto ulteriormente valorizzare la piece.
L' Autore
Enzo Duse nacque a Villadose (RO) nel 1901 dove trascorse l’infanzia e parte dell’adolescenza. Qui venne a contatto con la piccola nobiltà campagnola, fattori e agenti agricoli scaltri e perspicaci che ispirarono i personaggi delle sue opere. Giovane studente si stabilì a Venezia nella casa del padre, stimatissimo avvocato, dove preparò la maturità classica, ma all’esame di matematica lanciò contro il professore un calamaio: lo mancò ma fu espulso da tutte le scuole del regno. Non ancora ventenne lavorò per la Gazzetta di Venezia, poi passò al Gazzettino in cui si interessò anche di giornalismo sportivo; fu inoltre direttore della Gazzetta Veneta di Padova. Nacque in seguito l’amore per il teatro, ma le sue prime opere, in lingua, non conobbero grande successo. Esordì nel teatro veneto con Virgola, quindi scrisse: Bona fortuna Piero, Nudo alla meta, Mato per le done, Queste nostre metà, Carte in Tavola, Cà de Bo e altre ancora. Il suo capolavoro resta comunque “Quel si famoso” che lo rese popolare nel Veneto e non solo. Morì nel 1963 ed ora è sepolto a Borsea frazione di Rovigo
Personaggi ed interpreti
Prosdocimo Gardin / Pierangelo Rossi
Giulia / Roberta Cavinato
Un Garzone / Mauro Milanese
Tosca / Monika Gassfrau
Cesare Piva / Armando Marcolongo
Guglielmo Spadoni / Angelo Renier
Un Ragazzo / Francesco Marcolongo
Staff
Armando Marcolongo / Regia
Piero Milanese / Light and Sound
Teatrotergola / Scenografia
Roberta Cavinato / Doralice Folcato / Monica Minotto / Trucco e parrucco
Franca Maggiolo / Direttore di scena